jueves, 28 de enero de 2010

Una lettera di Gianni Toti a Giorgio Di Costanzo

Data del timbro postale: 2 (?) maggio 1987

[...] Ri-vedere la letteratura nel suo working process o progress è necessario, e particolarmente nei periodi di così maledetta transizione verso un diverso "stato dell'arte". Proprio oggi che i modelli mentali di scienze e arti si confrontano (basti pensare ai sette video che io stesso sono stato incaricato di realizzare da parte degli scienziati triestini della Intercultural Society for Science and Art per la mostra "L'Imaginaire Scientifique" che si è tenuta nella primavera del 1986 alla Géode della Cité des Sciences, Tecniques et Industrie alla Villette di Parigi e, questa primavera, già come seconda edizione, nell'Area di Ricerca della Fiera di Milano). All'orizzonte si profila un modello unitario della creatività umana. I miei sette videopoemi scientifici o scientipoemi sono le prime prove della sinestetronica in fieri...

... Il continuo spostamento da un'area semantica all'altra è ormai la condizione creativa minima per poter continuare a "descrivere l'universo" e contemporaneamente a "continuarne la creazione", e la critica estrema del pensiero può essere perseguita proprio dai linguaggi artistici in lotta permanente contro se stessi e le proprie soglie critiche. Quindi Carte segrete da una parte, per la ricerca di questi buchi neri delle lingue e dei linguaggi e per la sperimentazione delle fughe dagli orizzonti collassanti degli eventi; e, dall'altra, la poesia degli Strani attrattori come si intitola il mio ultimo libro di poesia, (edizioni Empiria, finalista al premio Camaiore '87 insieme a Giudici, Roversi, Cacciatore, Faggi) che assorbe anche la proliferazione neologistico-scientifica, i nuovi "campi" lessicali per dire l'indicibile del "postmodernariato", l'oltrelinguaggio epocale che sembra sfuggirci, nella mass-media-evalizzazione globale. Per questo la "poetronica" ovvero la "poesia elettronica", o la "poematica" o "poesia trans-informazione-automatica" (del "villaggio planetario elettrico") pone il tema della fusione dei linguaggi e della creazione di nuove arti, non sostitutive delle vecchie arti compiute ma aggiuntive e anche re-inglobanti: ...pour donner un sens pur / au mots de la tribù...

... Da qualche anno sto scrivendo "irracconti " o "inenarrazioni", "in raccontumacia", pubblicandoli in mannelli diversi sulle riviste di frontiera che me li chiedono (e a volte travestendoli anche, nascondendoli sotto altri nomi d'autore). Ne ha pubblicato un'ultima scelta la rivista-collana dei "Magazzini Generali di Poesia", dopo "Anterem", "Marka", "Lunario nuovo", "La Battana", etc. e sta per pubblicarne un'altra sezione la nuova rivista "Taverna di Auerbach". Intanto mi preparo a girare l'ultima "videopera" per la tricoproduzione della Ricerca e Sperimentazione Programmi Rai, la Terze Rete e l'Istituto Luce, a partire dal personaggio Velemir Chlebnikov, di cui è appena ricorso il centenario della nascita, videopera dal titolo "Squeezangezaùm" (combinazione tra il "generatore di effetti speciali "squeezoom", il titolo del poema chlebnikoviano "Zangezi" e la lingua transmentale dei futuriani di settanta anni fa, la "zaùm". Scrivo anche, soprattutto, poemetti scientipoematici e preparo da molto tempo un "inerromanzo in versi" di cui non dirò altro finchè non l'avrò compiuto... Inoltre, elaboro continuamente il "totiano", o "poetotiano", la lingua in cui scrivo le mie "utotìe"...

...ecco qua, carissimo Giorgio

... e promessa di farti mandare il 51, 52, 53 di "Carte segrete", nella speranza poi un giorno di venirti a ritrovare nell'isola, e passare una sognata, da troppo tempo, vacanza con il mio vecchio giovane amico... Ma tu fammi avere "Litera-tour" (simpatoticissimo titolo) e il ... di Ischia: me lo avevi promesso... E dammi tue notizie un po' più fitte: mi verrebbe voglia di ripeterti le domande che mi fai tu!
Insomma, a presto, qua o là. Con un forte affettuosissimo abbraccio da me e da Marinka...

tuo Gianni Toti

2 comentarios:

  1. Queridos amigos, he descubierto unos días,
    que su excelente trabajo sobre
    las actividades multidisciplinares
    de su hermano Gianni Toti.
    Yo estoy con ustedes y el apoyo
    a su iniciativa, con mucha estima,
    Giorgio Di Costanzo

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  2. Gli incredibili numeri della morte non credibile ancora: sta cominciando il venticinquesimo mese, il settecentosessantunesimo giorno della «uscita di scena» di

    Marinka Dallos

    e cresce il vuoto nel «mondo dopo» la diminuzione, e così Gianni Toti, il compagno de «la Dallos», convoca le memorie cosmuniste amiche a difendersi dalla doppia morte dell'oblio.

    Roma, 11 gennaio 1995




    Ottocentocinquantunesimo giorno, XXVIII mese senza

    Marinka

    e l'a-vita superstite del suo compagno Gianni Toti si interroga con gli amicompagni sul senso residuo di una rEsistenza acomunista, anche se sopravvivono i progetti della cosmunità di questa specie, e nonostante le regressioni politiche, melanconismi.

    Roma, 12 aprile 1995



    É il novecentoundicesimo giorno che apre il trentesimo mese di superstite agonia per i malvivi che soffrono l'insopportabile assenza di

    Marinka

    negli incubi, le insonnie, le allucinazioni visive, sonore (ora anche tattili) , e il suo compagno Gianni Toti studia «disperazione cosmunista» anche per la scomparsa di


    Renato Bolondi

    amicompagno della Dallos, ex-sindaco di Luzzara-Zavattinia, patria degli artisti naïfs, un altro «grande della vita» che ci mancherà sempre, e di più.

    Roma, 11 giugno 1995




    Trentaduesimo è il mese. E 973 è il numero dei giorni vissuti (vissuti?) senza

    Marinka

    e l'uomo mutilato della sua vita che le sopravvive (o sottomuore?), Gianni Toti, è sempre in fuga per il mondo a testimoniare per lei nel lavoro dell'arte cosmunista, perché la memoria di Marinka Dallos cresce come un fiore infinito.

    Roma, 11 agosto 1995



    Trentatre mesi, mille giorni e quattro, senza, senza, senza

    Marinka

    e l'uomo che è vissuto con lei quarantadue anni d'amore e rispetto per la donna, la compagna cosmunista e l'artista non imitabile - Gianni Toti - non sa ancora come sottovivere o soprammorire, sa soltanto testimoniare così, a se stesso, a quel che resta, e a quegli amicompagni che resistono all'altra morte, che Marinka Dallos è stata, per sempre.

    Roma, 11 settembre 1995


    1) continua...

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