jueves, 28 de enero de 2010
Work in regress
(da Viaggio al termine della parola)
col cerebronico e gli interminali
già i futuri commemorizziamo
pessime ottimalizzazioni ottime
pessimazioni poetelematiche
cosmatiche cosmetiche...
dati i dati date le date
alle banche date dei “data”
videostampàtevi in ufanìa:
qui i finzionari che fanno
pensare le macchine che fanno
ciò che spensano e sfanno
quando esonerano il cerebello
qui work in regress. -
Cloniche di ucronie
qualche qualcosa talche talcosa
con un pr(o)emio di talità
un talitario un qualcosario
ci ci-clonano sapete
a-b-cicloni ci fanno
- uclonìa ! uclonìa !
anaclonistiche chi
mere parvenze
pauro paulo pauco paupero
purvulo alessandrulo
Ignotizie
ineffabili le ineffìbule
fibulistiche fabule di ablate
clito non più ridenti
ninfe e glandi labiule
con spine d'acacia ritorte
rivulvoluzione ? trenta
milioni di bucche cucite
già rivulvoluzionate
Brevidia (prime vociferazioni per un Contraddizionario)
ricomincerò dalla tua faccia senza faccia tutta dita
perché se dico ti prendo la mano ti tocco
con queste parole che bucano l'aria
se ti prendo la mano se ti dico ti prendo
la mano ti tocco anche con le parole
con cui ti prendo intanto la mano
se sul silenzuolo ci prendiamo tutto
che altro tocchiamo intangibili intatti
là dove si tocca ciò che non si tocca
con la mano e con la parola?
se noi ci scateniamo allo smontaggio del tatto
con silenzi incrociati a verbi scritti
e nomi d'azione e piccole verghe accentuate
che cosa rimonteremo se non quelle catenule
di polpastrelli tenui muscolature lisce?
contrattacizione
alacriloquente il tuo è un tristilòquio
irsuta lallazione nel poetorio
senza giardino e senza purgazione
meglio tacere paraulando
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