jueves, 30 de septiembre de 2010



Vecla

Finalmente, le mie vecchie parole possono lasciarsi crescere i capelli bianchi. Parole, dico, per dire frasi, periodare, articolare e congiungere, ritmare e concludere lasciando il discorso vagolare più in là. Adesso la mia scrittura, già anziana, si lascia andare alla ripetizione, al ricordo di sé, alla nostalgia delle prime scoperte, di quella vaga musicalità che è del ritmico battere delle dita e dei tasti, per un discorso che ha i suoi tempi, le sue pause, persino i suoi vuoti stracolmi di virtualità inespresse ma esprimibili proprio nella loro inesprimibilità. Così mi lascio anch'io disaccentare, tralasciar il ritmo dei miei piedi, non solo quelli letterari: quelli delle mie gambe artritiche e malferme.

Non mi dirò più nulla che ion non sappia, non conoscerò ma ri-conoscerò quel "tempo" inimitato perché troppo imitabile, dissi un giorno sottoponendomi a spietata critica.

Adesso che so, è tempo di morire. Così scrisse.

Sì. Così lasciò scritto il mio buon amico Fraenkel, in preda a profonda stanchezza scrittoria. Prima di scrivere il suo capolavoro: Nobel ese oblige che, appunto, mai scrisse ma resta il suo capolavoro: "Un romanzo coi capelli bianchi" - non è un bel sottotitolo? Non potrei mettermi a scriverlo io, per amore del mio amico Fraenkel, con le sue parole falsamente invecchiantesi.
Quel buon vecchio vino verbale!





















Publicación con motivo del aniversario del nacimiento de Toti el 24 de Junio.

La casa Totiana annuncia:

Oggi 24 Giugno 2010, nel giorno della sua nascita, La Casa Totiana ricorda Gianni Toti con una pubblicazione nata appositamente per il web.


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martes, 21 de septiembre de 2010


Facies

Aveva una di quelle facce che, viste una volta, non si ricordano mai. E, viste due volte, si dimenticano sempre. Vistre tre volte, invece, ci si ricorda di dimenticarle ancora.

Insomma, quando vi ricorderete di me, e mi restituirete il Volto cancellato dai vostri sguardi?