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jueves, 22 de marzo de 2012

HIC dis-UMBRAINLUCET




BUIO in sala: sì! era questo
Il SOGNO del MOVIMENTO
KINEMATIKÓS: cinematronico il
Moto del mondo – non solo in greco –
in latino-etrusco e altrovunque.
Dopo una QUARTA ERA dell’IMMAGINE
In MOVIMENTO in quale EVO – adesso
CI TROVIAMO? La QUINTA ERA –
LA S(I)ESTA o la SETTIMA? O
chi sa: l’OTTAVA? NON LO SAPREMO
Più – da LIZZANI CHE DATÒ LA
QUARTA ERA in questa SETTANTESIMA
ERA di QUESTO SECOLO inIMMAGINARIO
ERA TECNOTRONICA?
Ne è passata di acqua sotto i ponti
delle finzioni – delle “durate”
del racconto – della narrazione
ora inenarrabile – e non documentariabile.
Quali (s)FORMATI? E quali “durate”?
La LONTANO –VISIONE trans-volge
anche se stessa – arti plastiche e non
“rockeggia” piuttosto e senza
Carroll – da arrochire e senza mai
il Paese di quelle
IMMERABILIE – Lewis (rock) non Carroll
llegia con le false Alicette
lungivisive (sempre più longinque)
quella ventina di documentaristi che i
LUMIÈRE spedirono in giro nel mondo
senza LUCE ci sono irritornati
Le SONATE nel La(go) in do Maggiore
di Locarno ri-tacquero súbito
senza MÉLIÈS – (melo)dramma
senza irromanzo né illetteratura
si chiusero nei piccoli suoni
dei s(u)o(g)netti – e fu una tragedia
quel caprone che traghein
in greco mangia e sgranocchia
per il suo stesso sacrificio (trágico).

Sì! IL MUTO – IL SONORO – IL COLORE –
e poi (BECKY SHARP): l’inizio della TERZA
E ORA LA QUINTA ERA TECNOTRONICA?
NO! Caro Carlo non si è articolato
il cinema. Poche prove: del grande
FASSBINDER – HEIMAT – ET CETER(R)ATURE
Ejzenstejn pensava a SCHERMI LUNGHI
e alti – VERTICALIZZONTI anche
arrotolantisi – TRANSPARENTI – NELLE VETRATE
SEMPRE VISIBILI NEI GIORNOTTALI – CASE DI VETRO –
SUB-PAVIMENTI E SOFFITTATURE.
In SOMMA “VIVERE IL CINEMA
COME IN UN LIBRO” SPERIMENTALCINECITTADINO?
O MORIRE IL CINEMA? È GIÀ
LA VECCHIA MORTE DEL CINEMA?
È LASTORIA DEL NIENTUTTO E
DEL TUTTUTTO – IL QUALCOSA
PIUTTOSTO DELLA NIENTIDINE DI LEIBNIZ?
MAJAK! Ripoetiamo;
“Si! per Voi il cinema è SPETTRACOLO”
Non è (qui un QUASI poteva risparmiarselo)
Una concezione del cinemondo
Il mondo – movimiento – l’eternáneo
sine-anestesia – cinem – ATLETAUDACE
MAJAK! SÌ! è MALATA
Questa IN-IMMAGINMINIATURA –
DAS KAPITAL ha comprato
la sua mortigine – non
si può comprare una FINE
UN – HAPPY – END con la (s)MERCE
Del PASSATuro – UN’ ALTRA FINE.
INIMMAGINI sugli SCHERMI
irrupestri – CI VUOLE (si vuole?)
UN’ ALTREDINE: (s)MUSICA – (s)PITTURA
Una OLTRANEITÀ: È IL NIENTENNIO
NICHILIASTI! smuovetevi!

GIANNI TOTI (ROMA 2003)

jueves, 28 de enero de 2010






















Work in regress
(da Viaggio al termine della parola)


col cerebronico e gli interminali
già i futuri commemorizziamo
pessime ottimalizzazioni ottime
pessimazioni poetelematiche
cosmatiche cosmetiche...


dati i dati date le date
alle banche date dei “data”
videostampàtevi in ufanìa:
qui i finzionari che fanno
pensare le macchine che fanno
ciò che spensano e sfanno
quando esonerano il cerebello

qui work in regress. -


Cloniche di ucronie

qualche qualcosa talche talcosa
con un pr(o)emio di talità
un talitario un qualcosario

ci ci-clonano sapete
a-b-cicloni ci fanno
- uclonìa ! uclonìa !

anaclonistiche chi
mere parvenze
pauro paulo pauco paupero

purvulo alessandrulo


Ignotizie

ineffabili le ineffìbule
fibulistiche fabule di ablate
clito non più ridenti
ninfe e glandi labiule
con spine d'acacia ritorte

rivulvoluzione ? trenta
milioni di bucche cucite
già rivulvoluzionate


Brevidia (prime vociferazioni per un Contraddizionario)

ricomincerò dalla tua faccia senza faccia tutta dita

perché se dico ti prendo la mano ti tocco
con queste parole che bucano l'aria

se ti prendo la mano se ti dico ti prendo
la mano ti tocco anche con le parole
con cui ti prendo intanto la mano

se sul silenzuolo ci prendiamo tutto
che altro tocchiamo intangibili intatti
là dove si tocca ciò che non si tocca
con la mano e con la parola?

se noi ci scateniamo allo smontaggio del tatto
con silenzi incrociati a verbi scritti
e nomi d'azione e piccole verghe accentuate
che cosa rimonteremo se non quelle catenule
di polpastrelli tenui muscolature lisce?


contrattacizione

alacriloquente il tuo è un tristilòquio
irsuta lallazione nel poetorio
senza giardino e senza purgazione

meglio tacere paraulando